Curiosi a Natale

Un regalo che nessuno conosce

È uno stimolo che di solito diamo durante i workshop.

Spero che ognuno di voi possa regalare (o riceva in regalo) questa richiesta. Magari a cena, belli pieni, dopo qualche bicchiere che scioglie i lucchetti delle scatole dei ricordi. Oppure durante una passeggiata per digerire il pranzo di oggi.

È una semplice richiesta ma tiene allenata la curiosità, l’interesse, stuzzica chi la riceve e lo fa sentire protagonista. Può essere il gancio giusto per ravvivare una relazione, magari con quello zio con cui avete solo detto poche parole, noiose, negli ultimi 3 anni.

Può scatenare quello che chiamo lo ‘storysparkling’: io racconto una cosa a te, tu a me, si sa che storia chiama storia.

Si tratta di qualcosa di quasi sconosciuto, che pochi o nessuno conoscono di me. Può scavare nel profondo, far sorridere, stupire, commuovere. Forse è un episodio che ascolto per la prima volta, inaspettato, oppure che già sapevo ma non era mai stato reso pubblico.

Potreste anche chiedere e non ricevere nessun tipo di risposta. Va bene comunque, alcuni dei regali più belli, spesso, non ottengono reazioni immediate ma danno il meglio dopo qualche tempo, nel cuore della persona che li ha ricevuti.

Come le belle storie.

PS: pochi sanno che per divertirmi davvero devo cantare pezzi punk estremi, senza sapere nemmeno una parola, tra l’altro.

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